Un’esperienza da Fotografa

Pubblicato da il giorno in Fiere e Mercatini.

Ed eccoci qui, di ritorno dalla due giorni avellinese, un’esperienza un po’ stancante, ma sicuramente particolare. Era il mio primo mercatino e, la primissima volta che mi cimentavo pubblicamente nel campo della fotografia  e della grafica, sebbene siano  piccole passioni che coltivo da un bel po’ di tempo.

E così, Sabato pomeriggio, insieme al mio ragazzo ed un nostro amico – che per l’occasione ha vestito i panni di Babbo Natale – sotto una pioggia incostante e un freddo gelante siamo partiti per quel di Baiano.

Se avete letto il manifesto pubblicato nel post precedente, avrete capito che il compito mio e di phox (ovvero della SrRs Production), lì era quello di scattar foto ai bimbi (o agli adulti che hanno gentilmente fatto da cavia ^^) insieme a Babbo Natale. Al centro della sala, accanto ad un grande albero di Natale, era stata allestita una piccola scenografia, che ricreava l’interno di una casa, con una sedia a dondolo accanto ad un caminetto (e qui mi complimento ancora una volta con il ragazzo che l’ha realizzato, non mi aspettavo un lavoro così bello!…me lo sarei portato a casa ^^) . Le foto venivano consegnate al momento, arricchite e personalizzate da una grafica appositamente creata in tema, oppure trasformate in calendari per il nuovo anno.

Un mese di preparativi, tra la grafica ed i materiali, le prove, le stampe, i manifesti…

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Purtroppo la giornata di Sabato è stata tutta all’insegna della sfortuna! Dopo aver stampato con successo la prima foto ed il primo calendario (il primo “cliente” della nostra vita…è sempre un’emozione!), una cartuccia maledetta compromette tutto il lavoro successivo…Dei pochi bimbi presenti qualcuno ancora ha voluto fare la sua foto con Babbo, ma il resto della serata è passato con un phox alle prese con la stampante maledetta e in giri di telefonate e viaggi per risolvere il problema, un Babbo Natale depresso sulla sua sedia a dondolo ed una Rose avvilita dall’ esperienza traumatica!

Quandi già disperavamo, fortunatamente, una volta tornati a casa, l’intervento provvidenziale di mio padre – nonchè proprietario della stampante – ha risolto tutto e ci ha permesso di stampare le foto rimaste in sospeso per il giorno succesivo.

Domenica mattina è una giornata che nasce con un sole caldo. Io e phox ci mettiamo in viaggio sperando che la giornata sia migliore della precedente. Babbo Natale non era previsto, poichè erano stati chiamati altri animatori, giocolieri e mangiafuoco per animare la serata.

E, decisamente, la giornata è stata più positiva! In mattinata sono arrivati i bambini ed alcuni restavano un po’ delusi nel non trovare Babbo Natale. Così, a grande richiesta, phox decide di vestirsi! Fino a sera abbiamo scattato e stampato e scattato e stampato, tanto che i momenti vuoti sono stati pochi (e mi sono persa lo spettacolo dei mangiafuoco! :( )

In definitiva la situazione si è ripresa decisamente e siamo tornati a casa a sera stanchi, ma più contenti…

Contenti di aver visto la gioia negli occhi dei bambini, lo stupore anche sui visini più timidi, di aver potuto assaporare un po’ della loro ingenuità, curiosità e della loro voglia di vivere.

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Per quanto riguarda i miei oggettini, purtroppo non ho potuto assistere ai commenti di chi li vedeva, dal momento che erano in vendita sullo stand di mia madre…qualcuno è stato acquistato, anche se ho notato che le poche persone che c’erano ( a parte poche eccezioni) sembravano passare per gli stand quasi disinteressati, come se  non apprezzassero nulla……

E’ stata, ad ogni modo, un’esperienza piacevole e divertente. E adesso lascio la palla ai miei compagni di avventura, mi piacerebbe sentire la loro versione ^_^

 

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3 Commenti su “Un’esperienza da Fotografa”

  1. avatar utente anonimo

    Siete stati bravissimi e all’altezza della situazione. L’importante è una cosa…che nonostante il brutto tempo, la poca affluenza ecc…ci siamo davvero divertiti. Tutto da rifare…vi prego, l’anno prossimo non mancate! Abbiamo bisogno anche di voi…baci baci…zia Antonella.

  2. avatar LaLaraDesign

    che bello leggere questo post! a me natale piace tantissimo anche per queste piccole iniziative che rendono speciali delle giornate semplici… complimenti!

  3. avatar rareshark

    Scrivo per poter fermare nel tempo qualche ricordo, ed uno in particolare tra tutti, ed una sensazione tra le tante.

    Premessa

    E’ sempre gratificante riuscire a fare qualcosa, farla bene, sapere che l’impegno che ci metti, l’attenzione ai particolari, anche ai più piccoli, verrà ripagata, non solo tramite il denaro, pur sempre vile ma pur sempre tangibile materia prima di scambio, ripagata dal sorriso di chi gradisce e ha piacere delle tue creazioni, vuol dire che apprezza, anche se non sei un “artista laureato e bollato”, e, nel tuo piccolo, puoi sentirti ripagato da quel sorriso, più di ogni altra monetina ricevuta…

    Ci sono le giornate no, quelle giornate che c’è sempre qualcosa contro, quelle giornate in cui anche se ce la metti tutta non riesci a trovare la strada: sabato è stata una di quelle è vero, resterà nei nostri ricordi e sarà “lezione per il Futuro” causa le bizze delle stampanti, comprese quelle a casa, a partire dalla mia per finire a quella che ci sarebbe servita per il lavoro… ci sono momenti in cui ti chiedi se ne è valsa la pena di fare quella “figura poco professionale”….. anche questo passa… l’importante è riuscire a finire il lavoro iniziato… come già raccontato da SilverRose con un po’ di fortuna ci siamo riusciti e per il giorno dopo tutto era al suo posto…. tranne una cosa: ci mancava il Babbo…

    L’improvvisa e fortunata decisione.

    Ecco, trovarsi nella necessità, vedere la delusione sul viso di un cliente e ancora più sul viso del bambino lì in basso alla sua sinistra perché il Babbo che aveva atteso per l’intera notte non c’era…. ti senti in dovere di donare quel sorriso e trovi la forza di superare la riluttanza nel travestirti ed eccoti lì catapultato in un nuovo ruolo, in un nuovo gioco, nei panni del Babbo più famoso del mondo, a distribuire caramelle, attirare l’attenzione, contrattare e scambiare 2 parole con i nonni le mamme i papà i bambini.

    Passano così velocemente le ore che è già tempo di cambiarsi per il pranzo.

    Classico dell’ora di pranzo ecco sopraggiungere il mal di testa, eccolo infiltrarsi tra le meningi, farsi strada per la fronte eccolo giunto al suo traguardo e cominci a chiederti se si schioderà più di lì! A poco servono il microsonnno sul divano, il caffè al limone, hai pronto le moment se peggiorerà.

    Rieccoci alla sedia a dondolo, ecco la gente che comincia ad arrivare, ecco che qualcuno chiede ancora del Babbo, eccoti pronto a fare la tua parte. Eccoti vestirti con i mimi nel corridoio alle spalle della sala. Eccoti pronto, ancora. Mal di testa a parte, sorridi per le foto. Intanto qualcuno viene, qualcuno va. Alcuni bambini hanno paura, pochissimi sono a loro agio.

    Occhi curiosi di bambini.

    Il mio ricordo speciale, quello che mi ha spinto a scrivere in verità: il ricordo di tre bambine, due gemelle (di 4 anni ciascuna) e della loro sorella maggiore (sulla diecina) che le accompagnava mentre fuori imperversava la pioggia ed il freddo, inclementi. Si fermano lì, a pochi passi, mentre sono seduto sulla sedia a dondolo, le scorgo e mi guardano, non incantate, ma quasi. Degli occhietti curiosi che cadono sul sacchetto delle caramelle. Le caramelle per i bimbi che facevano le foto. Non ci penso due volte, molti tra i fotografati, messi a scelta sulla caramella da prendere le arraffavano tutte avidamente e fuggivano via. Si avvicinano. Chiedo il loro nome e quanti anni abbiano: mi rispondono parlando modificando qualche letterina…. ma sono comprensibili e già mi sorprendono, non hanno ne paura ma nemmeno sono “sfacciate”, sono tranquille, serene. Offro una caramella alla fragola, gusto preferito dalle bambine…. a loro non piace ^^’, mi sorprendono, ancora. Ne prendono una al limone e l’altra all’arancia. Le scartano eh… oopppsss, una cade a terra… ecco pronta la lacrimuccia, faccio giusto in tempo a prenderne una nuova e subito un grazie chiaro e forte giunge alle mie orecchie ovattate dai capelli finti e dal cappello. Si avviano salutando e sorridenti… sono loro che hanno regalato un sorriso a me. :)

    Non è finita, vedendomi in piedi ritornano chiedendomi dove possono buttare le carte delle caramelle, le prendo io in consegna e mi ringraziano ancora, 4 anni, educate e gentili^^ la sorella maggiore non ha problemi ad accudirle…

    Poco dopo mi avvicino al nostro stand per vedere meglio silverrose all’opera. Loro hanno finito il giro delle bancarelle, vedono il palloncino giallo mentre sto giocando con manu, mi chiedono se è possibile avere un palloncino…. con il permesso di manu le regalo quello giallo e uno rosa ed indico Mariella per farglielo “modellare”, le seguo con lo sguardo alzandomi gli occhiali, mentre si allontanano titubanti. Mi avvio alla mia “Postazione”.

    Un tenero ringraziamento.

    Eccomi ancora seduto. sulla mia sedia, ancora felice, guardo passare altri bambini con i nonni, vogliono e non voglio fare la foto, non si avvicinano…. diffidano, non si fidano…. peccato. Seguo gli avventori sparuti gettare rapide occhiate alle esposizioni. Preso da questo mio “passatempo” avevo accantonato le gemelline ma ad un tratto scorgo un cappellino blu avvicinarsi salterellando. Mi chiama babbo e si avvicina pronto a baciarmi. :O E’ una delle bambine, felicissima per la trasformazione del suo palloncino, mi bacia sulla barba finta e contenta mi chiede nella sua giovane “lingua” se per favore a natele le posso portare la motocicletta azzurra che le piace tanto, (aiutato nella comprensione dalla sorella maggiore). Le sorrido e vorrei tanto dirle di si. Intanto ecco arrivare il padre, va molto di fretta, loro vorrebbero fare la foto, ma lui ha lasciato il negozio…. ci fa velocemente una foto col cell e scappano via….

    Una sera, tempo dopo, in una casa avvolta dal freddo dell’inverno.

    Scrivo per poter fermare nel tempo questo ricordo in particolare, tra tutti gli altri che potrei raccontare, ed un bellissima sensazione tra le tante di questa “avventurosa” e, per me, inedita esperienza.

    Ps: un ringraziamento è d’obbligo, ma non per questo non è sentito, a tutte le persone che ho incontrato in questa due giorni, a partire dall’organizzazione, alle zie e zii, cugini, ai genitori, a Manu autentico “fulcro” di evasione e distrazione del nostro stand e non solo, agli avventori del nostro stand, ai mimi per i loro giochi e l’aiuto nello scatto di qualche foto, all’ababbo aka Sabatino per la sua disponibilità e collaborazione, all’infaticabile e tenace nonché bella brava buona famosa ricca capace….. dimentico qualcosa? ah, si! non artista….. no forse non era questo…. incominciava con la r….. ah, ecco!!! intelligente…… tu lo sai di chi parlo^^ silverrose? ;)

    che volete, infondo sono un vecchio e povero sostituto di un babbo, il più conosciuto nel mondo… ;)

    Alla prossima. phox